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Salone internazionale della Canapa – Milano 27 – 29 Settembre

Nonostante la sentenza della Cassazione abbia creato molta disinformazione riguardo i Cannabis Shop, continua la crescita del mercato della Marijuana Legale in Italia. 

I numerosi dissequestri avvenuti nelle ultime settimane indicano come il mercato dell’erba legale venduta nei negozi sia lecito e consentito in italia (salvo che i prodotti non contengano efficacia drogante e rispettino i limiti di legge).

Proprio questo week-end si terrà a Milano, dal 27 al 29 Settembre, la terza edizione del Salone Internazionale della Canapa.

 

 

Il Salone Internazionale della Canapa nasce dal desiderio di informare e formare sui valori e benefici della Canapa Industriale e si pone come obiettivo quello di offrire visibilità agli attori coinvolti nell’industrializzazione della canapa.

L’evento si svolgerà presso la Megawatt Court di Milano.

Il Salone offre visibilità internazionale alla piccola e media impresa italiana, con seminari e workshop con focus sugli imprenditori che desiderano investire nella filiera della Canapa, settore in forte crescita in tutto il mondo.

Quest’anno il Salone Internazionale della Canapa ha deciso di fare le cose ancora più in grande, dedicando alle conferenze ed ai workshop un’intera palazzina di tre piani, accanto all’area espositiva. Ad esempio, corsi di coltivazione base e business, una guida chiara su come coltivare e su come ottenere gli strumenti per una produzione di successo, con esperti di settore come il Dott. Marco Faré  ed il Dott. Edgardo Vieira de Manincor, agronomo professionista.

Acquista biglietti ed esperienze online!

Olio CBD: le proprietà benefiche e tutto ciò che c’è da sapere.

Da ormai un paio d’anni si è sviluppato il mercato dei cosiddetti negozi di cannabis light.

Oltre all’erba legale, negli store e sui siti di delivery, è possibile acquistare anche altri derivati della Canapa Sativa L. [quella legale].

In particolare, uno dei prodotti più richiesti è l’OLIO AL CBD

 

 

  • Cosa è l’olio al cbd?

    Il CBD è uno dei diversi composti, noti come cannabinoidi, che si trovano nella pianta di cannabis. Gli oli che contengono questa sostanza sono noti appunto come oli CBD ma la concentrazione di principio attivo può essere variabile e di conseguenza il prodotto può prestarsi a diversi utilizzi.

    Non bisogna fare confusione con il THC, tetraidrocannabinolo delta-9, l’ingrediente più attivo della marijuana che ha un effetto molto differente rispetto al CBD. Mentre il primo, se assunto, altera la mente, il secondo non è psicoattivo, ciò significa che non modifica lo stato mentale della persona. Tuttavia sembra che produca cambiamenti significativi nell’organismo e per questo gli vengono attribuite diverse proprietà.

  • Quali sono le proprietà benefiche dell’olio al cbd?

    Dato che il CBD agisce attivamente sul corpo, l’olio che lo contiene ha molti potenziali vantaggi per la nostra salute e la cura della bellezza. Ecco le principali proprietà di questo prodotto naturale:

    • Antinfiammatorio e antidolorifico: l’olio di CBD può alleviare il dolore e la rigidità, anche quelli che derivano da malattie croniche. Ciò è dovuto al suo potere antinfiammatorio e analgesico.
    • Contro stress e ansia: mentre il THC innesca o amplifica l’ansia nelle persone più predisposte, il CBD sembra che possa al contrario aiutare a ridurre il problema. L’olio può dunque essere usato nel trattamento del disturbo post traumatico da stress, in caso di ansia o attacchi di panico ma anche nel disturbo ossessivo compulsivo.
    • Contro le dipendenze: sembra che l’uso di CBD possa aiutare le persone a smettere di fumare e liberarsi da altre dipendenze. Si è notato come questo principio attivo agisca in maniera benefica sui sintomi sperimentati da pazienti con disturbi dovuti all’uso di sostanze tra cui ansia, disturbi dell’umore, dolori e insonnia. Si tratta di risultati preliminari che però suggeriscono come il CBD potrebbe essere utilizzato per evitare o ridurre i sintomi di astinenza.
    • Contro l’epilessia: Il CBD viene studiato anche per il suo possibile ruolo nel trattamento dell’epilessia e dei disturbi neuropsichiatrici. Sembra infatti vantare proprietà anti-convulsive e un basso rischio di effetti collaterali per le persone che soffrono di attacchi epilettici. Il tutto va comunque approfondito meglio.
    • Aiuta a combattere il cancro: si stanno studiando anche le potenzialità del CBD come agente antitumorale. Una ricerca pubblicata sul British Journal of Clinical Pharmacology rileva come il CBD sia in grado di bloccare la diffusione nel corpo di cellule tumorali e provocarne la morte.
  • Olio di canapa per capelli: ricette e trucchi di bellezza

    Per creare una maschera per capelli fai da te con l’olio di canapa basta frullare mezza banana, metà avocado ben pulito, 1 uovo, 1 cucchiaio di miele, 1 cucchiaio di gel di aloe vera, aggiungere 4 gocce di olio di canapa e 4 gocce di olio essenziale di lavanda, quindi mescolare il tutto per rendere il composto omogeneo. Una volta pronto, stendere l’impacco sui capelli puliti e lasciare agire per 15 minuti, quindi risciacquare senza utilizzare shampoo.
    Un trucchetto per proteggere i capelli dalle frequenti tinture è aggiungere qualche goccia di olio di canapa direttamente nel contenitore della tinta e poi applicarla normalmente.

    Inoltre, per proteggere i vostri capelli dalla salsedine, dalle basse temperature, ma anche dallo smog e dagli effetti dello stress, è possibile confezionare uno spray all’olio di canapa da applicare sui capelli dopo lo shampoo, per renderli morbidi e pettinabili, senza nodi, più robusti e maggiormente lucenti, traendo anche tutti gli altri benefici sopra illustrati. Ecco – qui di seguito – una semplice ricetta per realizzare in casa il vostro olio spray alla canapa per capelli. Versate due tazze di acqua bollita – e poi lasciata raffreddare – in una bottiglia, aggiungete 6 gocce di olio di canapa, 2 gocce di olio essenziale di lavanda – o dell’olio essenziale che preferite – e mescolate.

 

 

UNA BREVE RASSEGNA SUGLI ALTRI PREPARATI A BASE DI CBD

Il CBD è alla base di un mercato in grande espansione guidata dalla ricerca e dallo sviluppo in ambito medico e cosmetico con centri di eccellenza che si trovano negli Stati Uniti e in particolare nello Stato della California. E’ lì che si trova il fulcro della ricerca in questo settore. E finalmente anche in Italia grazie alla citata nuova sensibilità sul tema si sono fatti importanti passi in avanti e sul catalogo di PuntoG troverai delle proposte in continua evoluzione per tenere il passo con i tempi e le innovazioni del mercato. Ecco una lista degli articoli al CBD che sono maggiormente richiesti dal pubblico ma non è esaustiva

  • Creme e pomate al CBD. La crema di CBD si usa per far assorbire i cannabinoidi direttamente nel la pelle. Conviene spalmare in senso orario anche se l’intensità del contatto dipende molto dallo scopo di impiego. Il principio attivo ha effetto su tutto l’organismo ma, principalmente agisce sulla zona cutanea trattata. Non temete se per errore vengono deglutite delle piccole dosi di prodotto è innocuo.
  • Le gocce di CBD si possono usare in tutti i modi possibili ovvero sia per uso interno che per uso esterno quindi dermatologico. Hanno una concentrazione variabile a seconda del tipo di prodotto. Per gocce al CBD non si intendono solo gli oli come in tanti possono erroneamente credere ma, in generale, tutti i preparati liquidi come ad esempio “l’aqua al CBD” ed altri preparati in commercio.
  • Olio resina. La resina di CBD, si comporta come un olio molto concentrato e ad uno stato semi solido. La resina una volta scaldata diventa olio denso. Questa formula permette gli stessi usi delle gocce.
  • Capsule di CBD si presentano in due concentrazioni: al 2,5% o al 5%. Nella loro ricetta sono compresi altri fitocannabinoidi come CBDA, CBN, CBV, CBG. Vengono proposte in confezioni salva freschezza da 30 capsule: il prodotto è da considerare un supplemento alla dieta.
  • Balsamo Labbra al CBD: ottimo anche per la stagione estiva e soleggiata, non come protettivo ma come lenitivo e per alleviare gli effetti di scottature o leggere insolazioni Si tratta di una novità che è stata introdotta in Italia da pochi mesi e arriva al pubblico con il 3% di Cannabidiolo. Il balsamo labbra è capace di dare nuova elasticità ai tessuti ringiovanendoli, in più, protegge dagli agenti atmosferici e agisce con efficacia in caso di screpolature o arrossamenti, ottimo per prendersi cura della pelle per esempio nelle giornate di sole intenso.

 

Per acquistare olio al CBD visita la sezione Estratti o vieni a trovarci presso il nostro negozio di cannabis e erba legale in Via G. Capruzzi 130 – Bari

Canapa e nautica: Amerigo Vespucci

Quello tra canapa e settore nautico è un legame antico. Sono tante infatti le applicazioni di questa prodigiosa fibra vegetale a bordo delle imbarcazioni: vele, cordami, reti da pesca, bandiere e abiti dei marinai. Ancora oggi la nautica fa un largo uso della canapa seguendo un approccio sempre più green e sostenibile.

Il connubio tra questi due settori risale al 1500, quando i principali imperi europei si dotarono di numerose navi da guerra a vela. Uno di questi, classificato come la “nave più bella del mondo“, fa parte della Marina Militare Italiana: l’Amerigo Vespucci.

Si tratta di un vascello in classico stile settecentesco che ha il compito di completare la formazione degli alunni dell’Accademia Militare. Lo statuto originale della Nave prevedeva che le vele fossero costituite interamente di tela olona [vedi spiegazione in basso] di Canapa Carmagnola coltivata in Italia e ancora oggi l’imbarcazione è dotata di 2634mq di vele in canapa.

Ciò che è cambiato nel tempo è il cordame che è stato recentemente sostituito con un nuovo materiale semi sintetico brevettato, costituito con una parte di Canapa di Manila [vedi spiegazione in basso] e due parti di filo sintetico. Il motivo della sostituzione è una maggiore resistenza al deterioramento e il fatto che le materie prime come la Canapa di Manila  sono sempre più introvabili e costose.

*Canapa di Manila:  è un tipo di fibra tessile ottenuta dalla lavorazione delle foglie di abacà, una specie di banano tipico delle Filippine, dalla cui capitale prende il nome.

Insieme alla Canapa vera e propria è una delle fibre vegetali tra le più durevoli. È chiamata Canapa perché a livello tecnico ed industriale può facilmente sostituirla, infatti si possono confezionare abiti , scarpe e accessori ed è stata largamente usata per produrre funi e carta a livello industriale, fino a quando è risultata meno reperibile per via della drastica riduzione delle sue colture.

*Tela olona di Canapa: è un tipo di tessuto grezzo e pesante, pensato appositamente per le vele. Si tratta di un tessuto molto resistente che deve il suo nome ad un paese in provincia di Varese, che fu il primo a convertire i propri mulini ad acqua in industrie tessili, adibite anche allo sbiancamento e tintura dei tessuti. È importante sottolineare che in passato veniva utilizzato largamente per confezionare zaini, sacchi, amache e calzature. Se imbevuta con olio di lino, l’olona di Canapa diventava impermeabile e fu impiegata fino a quando non fu sostituita dai materiali sintetici.

 

Canapa e nautica al giorno d’oggi

Nonostante l’invasione di materiali hi-tech negli ultimi anni in nome di un approccio ecologico e sostenibile il settore della nautica da diporto sta conoscendo una riscoperta della canapa con applicazioni che spaziano in vari campi. Il primo fra tutti è la realizzazione degli stessi scafi delle barche dove talvolta il tecnologico carbonio e i materiali compositi vengono abbinati se non anche sostituiti da questa fibra vegetale. Dalle fibre naturali come la canapa infatti può venire la soluzione al problema dello smaltimento delle barche in vetroresina. Sempre con la canapa vengono realizzate le imbottiture nei materassi delle moderne cuccette di bordo, così come i rivestimenti della cuscineria e i tendaggi degli ambienti sottocoperta.

Sempre in ambito nautico, a parte barche e yacht, da qualche anno si comincia a sperimentare l’uso della canapa anche per la realizzazione di tavole da surf, dove accanto alla tradizionale fibra di vetro, resine epossidiche e schiuma di poliuretano vengono proposti modelli 100 per 100 “green” proprio a base di canapa.

 

Le migliori genetiche – San Francisco Cannabis Cup

L’ultima edizione della High Times Cannabis Cup si è svolta poco fa a San Francisco. Da qualche anno la California è ormai la patria della coltivazione grazie al suo clima caldo e umido.

Vediamo quali sono alcune delle nuove genetiche che hanno fatto brillare gli occhi agli appassionati durante l’ultima fiera:

 

Str8organics – Mendo Breath

Lo staff di str8organics ha una vasta gamma di genetiche esclusive. Questa, con le sue tonalità violacee e la cima compatta rappresenta una delle punte di gamma.

 

Sovereign – Blueberry Muffin e XXX

I ragazzi di Sovereign si sono ritrovati sul podio quattro volte durante la manifestazione. Oltre alle varietà di cannabis ricercate, si sono distinti anche per degli ottimi prodotti nella categoria infusi.

 

Wonderbrett – OZK

Quando incroci una OG con una Zkittlez il risultato non può che essere spettacolare. I ragazzi di Wonderbrett hanno davvero tirato fuori dal cilindro un prodotto eccezionale e ci aspettiamo di vedere tante interpretazioni di questa nuova genetica nei prossimi mesi.

 

3C Farms – Sasquatch Sap / Lime Sherbert / Club 33 OG

3C Farms è nota per aver prodotto i migliori prodotti sul mercato per anni. In particolare Sasquatch Sap domina il mercato sin dal 2017, quando si è piazzato sui piani alti di molte competizioni di Cannabis. Il Lime Sherbert è invece come un frullato di agrume con note intensissime ed inconfondibili e la Club 33 OG è la quinta essenza dell’OG, portata al massimo delle sue potenzialità.

 

Lussemburgo si prepara a legalizzare la Cannabis.

Dopo aver legalizzato completamente l’uso medico nel giugno 2018, il governo del Lussemburgo ha sorpreso tutti dichiarando di essere fortemente intenzionato a legalizzare anche la Cannabis a scopo ricreativo.

La proposta legislativa, che si spera entri in vigore nei prossimi 4 anni, prevede una regolamentazione molto simile a quella dei vicini Olandesi:

  • non più di 5 grammi a persona al giorno
  • non più di 500g dentro all’esercizio
  • vietata la vendita ai minorenni
  • distanza minima dalle scuole di 500m
  • divieto di vendita di altre sostanze

 

A differenza però dell’Olanda, il Lussemburgo, ha intenzione di legalizzare anche la produzione di marijuana. In Olanda infatti la produzione è legale solo in casa Bedrocan.
Alla base della proposta ci sono la creazione di numerosi nuovi posti di lavoro e la conseguente diminuzione della criminalità legata allo spaccio. Senza trascurare l’aspetto salutistico: indirizzare gli acquirenti su un prodotto di qualità con origine controllata.

Nel frattempo, il mercato di CBD è già florido in tutta la nazione come è successo in tanti altri stati Europei. Le forze dell’ordine, guidate dal ministro della salute dei consumatori Etienne Schneider, hanno eseguito ultimamente controlli nei vari esercizi commerciali per assicurarsi che i prodotti venduti siano conformi alla normativa europea ( limite dello 0.2% di THC – in Italia il limite è 0.5% a seguito di alcune sentenze della Cassazione e circolari ministeriali).

Insomma, mentre in Italia si continua la guerra a negozi e produttori di CBD, nel resto d’Europa l’occhio è già all’orizzonte e mira ad una più precisa regolamentazione del mercato della Cannabis THC e CBD che, come dichiarato dalla Organizzazione Mondiale della Sanità, andrebbe eliminate dalla lista delle sostanze nocive.

Video 18/05/19 – Salvini e la Cannabis light: al Vap-Italy il Ministro cambia rotta.

Dopo le dichiarazioni della settimana scorsa dove aveva dichiarato di voler chiudere TUTTI i negozi di Cannabis Light in Italia,

il Ministro Salvini cambia rotta durante una conferenza tenutasi alla fiera dello Svapo.

A seguire il relativo video:

 

Cannabis light: una sentenza delle Sezioni Unite potrebbe mandare tutto in fumo.

Dall’inizio del mese di Maggio i media hanno iniziato ad approfondire la questione “Negozi di erba legale“.
Si discute circa la liceità di queste attività commerciali che nell’ultimo anno hanno registrato una crescita pari al 75% e che non sembra arrestarsi.

Il polverone, sollevato da Salvini proprio durante il periodo dello scandalo Siri, ha evidenziato la forte spaccatura che c’è a livello politico e giuridico.

Proprio per questo, il 31 Maggio, la Corte di Cassazione a Sezioni Unite sarà chiamata a stabilire un indirizzo univoco.

In particolare dichiara il questore Pignataro di Macerata: “La sentenza delle Sezioni Unite avrà il fine di analizzare e esaminare il contrasto sorto tra le varie pronunce passate delle diverse Sezioni emesse in tempi e occasioni differenti riguardanti la liceità degli interventi di polizia giudiziaria compiuti a Macerata”

Sulla questione si è espresso anche Marola, fondatore di Easyjoynt, che spiega il motivo per cui è attesa la sentenza a fine maggio: tutto nasce dal conflitto tra la legge del 2016 sulla canapa light, che ammette la vendita di articoli con un THC inferiore allo 0,2, e la legge unica sugli stupefacenti. E aggiunge: “In un anno mezzo di sentenze delle varie sezioni della Cassazione, le prime erano assolutamente contrarie a questi esercizi commerciali, ma da quando è aumentato l’approfondimento sul fenomeno dal punto di vista giuridico, altre sezioni sono arrivate a giudizi con motivazioni molto più ricche e favorevoli alla commercializzazione del fiore. L’ultima sentenza della sesta sezione dice che è possibile la vendita della cannabis light, che il limite da considerarsi corretto per il THC è lo 0,6% e che non serve la destinazione d’uso, perché se questa viene definita su quel prodotto, si limita la sfera delle libertà individuali”.

 

Marola puntualizza: “Quando vi è una difformità di interpretazione tra diverse sezioni, si va alle sezioni unite. In questo modo, si ha una normativa definitiva e si decide una volta per tutte. E’ quello che noi chiedevamo due anni fa. Noi siamo nati per quello, provocando le istituzioni (e penso che ci siamo riusciti) per arrivare a capire perché non si possa vendere un fiore privo di alcun effetto drogante, tutelato dalla legge italiana, dalle direttive europee e dal manuale degli stupefacenti delle Nazioni Unite”.
Su 800 attività commerciali a inizio 2018 si calcolano circa 1500 contratti di lavoro. Ci sono poi oltre 2.000 aziende agricole che si occupano della produzione di Cannabis legale. La caratteristica che lega tutto questo fenomeno sia sul piano produttivo, sia su quello commerciale, è la nascita di una nuova forma di imprenditoria giovanile. Sono cioè nuovi lavori e nuovi posti di lavoro, e spesso di persone che prima erano senza lavoro.
Conclude infine Marola soffermandosi sull’acquirente-tipo dei negozi di Cannabis legale: “Non è affatto il ragazzino, ma l’acquirente ha almeno 30 anni. E cerca la cannabis light non per sballarsi. La cannabis che sballa la trova nella piazzettina dietro l’angolo. Il consumatore tipo di cannabis light è consapevole delle caratteristiche dei fiori di canapa e di tutti gli altri cannabinoidi legali che non sballano. Li vedo io nel mio negozio: sono più le persone cinquantenni che soffrono di insonnia e che vengono a comprarsi la canapa light, con cui si fanno le tisane oppure se la fumano. Ci sono anche tantissime persone che prima usavano marijuana con THC alto e – chiosa – adesso utilizzano la cannabis light perché gli restano la parte gestuale, il sapore e il gusto. Ci sono altri che vogliono smettere di fumare tabacco e si fanno le sigarette con la canapa. A questo punto, mi aspetto che le istituzioni di un Paese importante come dovrebbe essere l’Italia abbia gli strumenti per profilare e capire questo fenomeno, anziché spararla grossa”.

Cannabis terapeutica: a Manchester la prima clinica nel Regno Unito.

Dopo aver annunciato la scorsa estate la legalizzazione della cannabis terapeutica, sono bastati appena 4 mesi al Regno Unito per approvare la norma che ne regola la somministrazione, solo per determinate patologie e attraverso prescrizione medica. L’UK è così andato ad allungare la lista dei paesi in cui curarsi con la cannabis è un diritto.

La nuova clinica di Manchester e le due programmate quest’anno a Birmingham e Londra si specializzeranno in pazienti affetti da patologie croniche tra cui epilessia, PTSD e altre malattie neurologiche e psicologiche. Finora, una clinica simile non è stata aperta in Germania, nonostante diversi tentativi infruttuosi negli ultimi anni.

I medici nel Regno Unito devono prendere decisioni individualmente. E il paziente può ricevere solo una prescrizione per la cannabis ad uso medico se il trattamento farmacologico non produce i risultati attesi.

Il direttore clinico del centro di salute privata Beeches è il professor Mike Barnes, che ha aiutato a ottenere il primo permesso di usare la cannabis per scopi medici per un bambino affetto da epilessia.

ebbene la clinica si occupi al momento solo di casi di dolore cronico e di malattie neurologiche, essa è destinata a espandere la sua attività e ad aprire nuovi centri in altre città come Londra o Birmingham. Probabilmente, in un futuro non molto lontano, i centri medici di questo tipo saranno la norma e verranno considerati alla pari di altri tipi di cliniche specializzate come, per esempio, quelle per la riabilitazione o i centri odontoiatrici.

Il trattamento però non è economico
In un’intervista a  The Times  , i responsabili della clinica hanno detto che i pazienti dovrebbero pagare circa £ 200 (232 euro) per un appuntamento con il medico, e poi tra 600 e 700 sterline al mese per una prescrizione privata.

Netflix: le serie tv sulla Cannabis che devi assolutamente vedere!

La famosissima piattaforma per lo streaming offre davvero contenuti di tutti i tipi: qui vogliamo parlare di tutti quei documentari, serie e show che magari non avete notato per informarci sul mondo della Cannabis (no, non vogliamo propinarvi Sballati al College) e per passare un lunedì sera un po’ diverso.

Così come in passato la marijuana è stata preda del proibizionismo e la demonizzazione, che è durata per decenni, oggi le cose sembrerebbero stare prendendo un’altra piega. La regolarizzazione della cannabis sta portando con sé una visione più oggettiva della sostanza, che si traduce in più informazione. A rispecchiarlo sono le acclamate serie tv che hanno fatto di questa pianta il loro fulcro:

Weeds

Il nome mette subito le cose in chiaro. Con Mary-Louise Parker nel ruolo protagonista, Weeds racconta la storia di Nancy Botwin, una casalinga statunitense di classe media che diventa spacciatrice di marijuana in seguito alla morte di suo marito. L’intenzione originaria della protagonista è quella di tirare su qualche soldo in più per poter mantenere il suo agiato stile di vita, così come quello dei suoi figli. La situazione però gli sfugge di mano e finisce per gestire il suo proprio imperio di cannabis. La serie è caratterizzata da un ritmo avvincente, che aumenta con il progredire delle puntate, spingendo i protagonisti in situazioni sempre più pericolose e insostenibili. Una di quelle fiction che si fanno divorare puntata dopo puntata. Senz’altro, la nostra raccomandazione top.

Strafatti in Cucina

Show televisivo a puntate, ambientato in una cucina alternativa, possiamo classificarlo a metà strada tra Masterchef senza cuochi stellati e Cuochi e Fiamme all’americana – ma l’elemento base di ogni piatto è l’erba. In ogni puntata si sfidano due cuochi e a giudicarli ci sono degli ospiti sempre diversi (personaggi che dovrebbero essere famosi in America, ma che qui da noi sono praticamente sconosciuti). Il format è carino, il risultato è piacevole e divertente e le ricette non sono male: mettono in risalto gli usi culinari della Cannabis – davvero vastissimi – soprattutto per chi preferisce una cucina vegetariana, salutare e moderna.

Anche nei nostri supermercati troviamo prodotti fatti con la farina di Canapa; soprattutto i semi sono famosi per le loro proprietà benefiche e proteiche – il vostro amico fissato con il macrobiotico e il veggie ne avrà sicuramente una confezione in dispensa.

Disjointed

Disjointed è una delle ultime creazioni di Netflix, una serie uscita di recente che offre una visione spregiudicata dell’industria della marijuana. Ruth Whitefeather è un’attivista pro-cannabis che dirige un dispensario di marijuana medicinale, un personaggio idealista, solare e molto particolare interpretato dalla grande Kathy Bates che incoraggia i propri clienti a provare i benefici della pianta e a guardare la vita in modo diverso. Una commedia che riflette un cambiamento di mentalità che riguarda gran parte della società americana e che si sta verificando in sempre più stati.

 

Bates Motel

Nonostante la trama centrale di Bates Motel non giri intorno alla cannabis, la sostanza viene dipinta come un elemento perfettamente integrato nell’ambiente, un chiaro riflesso della crescente accettazione sociale generata dalla marijuana. Per il resto, la serie è un prequel del film Psycho di Alfred Hitchcock, attenti quindi gli amanti del horror psicologico. Se sei uno di quelli che non si fa spaventare da qualche brivido qua e là, questa è la serie che fa per te.

The legend of 420

Questo è un documentario da fattoni old school: in teoria, vuole far conoscere gli effetti della legalizzazione in Colorado e in California, di come abbia attenuato la criminalità e fatto aumentare gli introiti nelle casse dei rispettivi governi, ma in pratica fa vedere tante canne che girano in posti dove è legale. Ha un che di informativo, ovviamente, soprattutto per chi fosse scettico agli usi benefici in ambito medico – racconta la storia toccante di un ragazzino affetto da una grave forma di epilessia – ed è intervallato da piacevoli sketch comici.

Milano: 7000 piante di Cannabis in regalo per sensibilizzare!

Non è il classico pesce d’aprile!

A partire dall’1/04 parte a Milano una iniziativa PRO-CANNABIS che durerà fino al 20 del mese.
Nei principali quartieri di Milano, attraverso 10 cargobike, verranno infatti regalate 7.000 piante, ma non piante qualsiasi, bensì esemplari di Cannabis Legale.
Alle 4:20 pomeridiane di ogni giorno inizierà la distribuzione. Ogni piantina, oltre al cartellino riguardante la genetica della pianta, avrà affisso uno dei vari slogan scelti dagli organizzatori:
“Io non sono droga” / “Io posso essere alimento”/ “Io posso essere Bioplastica”/ “Io posso essere cosmetico” / “Io posso essere Farmaco” / “Io posso curare”.

La manifestazione, organizzata da 4:20 Hemp Fest e da Mecannabis, aprirà le porte ad una delle fiere più importanti  del panorama nazionale: la 4:20 HEMP FEST che si terrà a Milano tra il 3 e il 5 Maggio presso i celebri padiglioni dell’EAST and STUDIOS in Via Mecenate 88/A.

Durante la fiera di inizio Maggio si svolgerà la prima competizione europea di Cannabis Light: la Cannabis Light Cup.
La gara si svolgerà durante i giorni di fiera, e attraverso il voto del pubblico, saranno assegnati  i premi ai migliori prodotti per ognuna delle seguenti categorie: Indoor, Outdoor, Greenhouse, Estratto/Hashish.

Vi sarà anche una Giuria Internazionale, di cui faranno parte anche due personaggi d’eccezione: il Guru della Cannabis Italiana Franco Casalone e il più famoso hashmaker del mondo Frenchy Cannoli, per la prima volta in Italia direttamente dalla California per questa occasione.

I membri sceglieranno i migliori 3 prodotti dell’anno.

Alla competizione potranno partecipare produttori e grower dell’Unione Europea, oltre alle aziende aventi diritto di commercializzazione dei prodotti iscritti alla Cannabis Light Cup 2019.

Saranno presenti 150 espositori, provenienti da tutto il mondo, che proporranno moltissimi prodotti e novità a base di Canapa, sarà possibile partecipare ai workshop e assistere alle conferenze a tema, ci si potrà rilassare presso la vapo lounge e visitare l’area gaming, sarà possibile gustare cibo e bevande a base di Canapa, il tutto accompagnato da concerti live e dj set. Inoltre sarà messa a disposizione esclusivamente agli espositori e agli operatore di settore una Business Lounge all’interno di una terrazza interna con vista sulle aree espositive.

Per maggiori informazioni puoi visitare il sito della manifestazione a questo link