“Vendere cannabis è letteralmente passato dall’essere un serio crimine a un business essenziale in molti Stati dell’America, eppure molti sono ancora incarcerati. Non ha senso, non è giusto.” – parola, o meglio tweet, di Elon Musk.
Selling weed literally went from major felony to essential business (open during pandemic) in much of America & yet many are still in prison. Doesn’t make sense, isn’t right.
— Elon Musk (@elonmusk) June 6, 2020
• La legalizzazione a stelle e strisce
L’imprenditore statunitense, tra le più potenti e influenti personalità nel mondo della tecnologia, si è pubblicamente schierato contro il proibizionismo tramite il suo account ufficiale Twitter.
Musk ha puntato il dito direttamente contro il sistema federale americano che prevede e concede l’uso ricreativo della marijuana solo in alcuni stati, mentre in altri esistono ancora delle regole estremamente rigide sulla distribuzione e sui consumatori che possono accedervi.
Gli USA, infatti, non concedono ancora la vendita della cannabis a livello federale. In generale, i criminali con condanne collegate al traffico o al consumo di droga continuano a ricoprire una delle fette più consistenti della popolazione carceraria americana, e il numero sale significativamente se si prendono per riferimento le minoranze afroamericana e latina.
• Musk e la marijuana
Il CEO di Tesla non è nuovo a gaffe create da dichiarazioni che hanno a che fare con la marijuana (memorabile l’episodio che l’ha visto protagonista nel 2018, quando fumò una canna in diretta durante una puntata del broadcast di Joe Rogan) e a dichiarazioni pubbliche sulla legalizzazione in tutti gli stati a stelle e strisce. Qualche giorno fa, il 25 giugno, anche l’Illinois ha approvato la legalizzazione e la vendita della cannabis, diventando ufficialmente l’11° stato membro a legalizzare completamente la cannabis dopo Alaska, California, Colorado, Maine, Massachusetts, Michigan, Nevada, Oregon, Vermont e Washington.
Un mercato, quello della cannabis, in continua ascesa negli Stati Uniti: questo fenomeno sta profondamente modificando atteggiamenti, opinioni e comportamenti degli americani riguardo alla marijuana, riuscendo a modificare mentalità storicamente arretrate, ancorate al pensiero proibizionista dei primi anni ’20 dello scorso secolo.
E tra i promotori della legalizzazione, a quanto pare, ce n’è uno… con una “marcia in più”!