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Usi e benefici dell’olio al CBD

L’olio al CBD è un prodotto naturale ottenuto dalla Cannabis sativa e impiegato per diversi usi e benefici. Dal fiore della pianta si estrae il cannabidiolo o CBD, insieme ad altri fitocannabinoidi, e lo si diluisce – in purezza – con olio di cocco o di oliva oppure olio di semi di canapa “Full Spectrum”. Questa dicitura indica un olio puro a spettro completo che contiene diversi componenti attivi, antiossidanti e Omega 3 e Omega 6. 

Diverse ricerche scientifiche hanno dimostrato come l’olio di canapa può essere utilizzato sia dal punto di vista alimentare, grazie ai numerosi principi di omega 3 e 6, sia cutaneo o sublinguale per favorire numerosi effetti terapeutici. 

Anche il mondo della cosmetica ha integrato l’olio di canapa grezzo nei prodotti beauty per le sue proprietà ricostituenti, elasticizzanti e nutrienti per la pelle. 

Come assumere l’olio di CBD? 

L’ideale è assumere l’olio di canapa Full Spectrum tramite un vaporizzatore, per godere dei suoi effetti più rapidamente, aggiungendolo ad alimenti o bevande, o per via sublinguale, per avere un effetto meno rapido ma più prolungato. In questo modo l’olio al CBD ha effetti più efficaci (dai 5 ai 20 minuti) poiché la zona sotto la lingua è ricca di vasi sanguigni che assorbono direttamente il CBD. 

In entrambi i modi si utilizza una posologia dalle 3 alle 10 gocce in base alla concentrazione e all’impiego. Grazie alla comoda boccetta con tappo contagocce sbagliare il dosaggio dell’olio di cbd sarà impossibile. 

I suoi benefici

Studi scientifici hanno riscontrato come l’olio al CBD possieda diversi effetti benefici, tra cui: proprietà sedative, ansiolitiche, analgesiche, antiossidanti e antinfiammatorie. Assumere in questo modo i principi attivi della cannabis è utile quindi dal punto di vista fisico, ma anche mentale per contrastare più di una patologia, anche in soggetti gravi.

Assumere olio al CBD aiuta anche a:

combattere stati di ansia, insonnia e depressione;
calmare crisi di epilessia e schizofrenia;
affrontare stati di astinenza nel caso di dipendenze da  oppioidi, alcolici e nicotina.

Per via dei suoi benefici ansiolitici e sedativi, il CBD è consigliato, rispetto alle benzodiazepine e ai sonniferi, ai soggetti che soffrono di stress post traumatico, disturbi del sonno e insonnia perché agisce grazie ai nostri neurotrasmettitori che trasportano il cannabinoide dove occorre, fornendosi di un accurato sistema endocannabinoide.

Inoltre le proprietà antinfiammatorie dell’olio al CBD aiutano in caso di problemi alle vie respiratorie, dolori mestruali o disturbi gastrointestinali e nella cura di malattie croniche, come l’artrite reumatoide, la sclerosi multipla o l’emicrania. Si rivela un ottimo alleato anche contro malattie come il morbo di Alzheimer e di Parkinson poiché efficace contro la degenerazione cerebrale.

Come usare l’olio al CBD dal punto di vista cutaneo 

Non sono da sottovalutare anche i benefici dell’olio di CBD dal punto di vista cutaneo. Insieme a creme viso o tonici contrasta le rughe o la perdita di tonicità della pelle; in caso di pelli irritate o sensibili e davanti a frequenti eruzioni cutanee che provocano arrossamento o prurito. 

Come è possibile questo? Quando applichiamo l’olio al CBD sulla pelle i cannabinoidi che si trovano nel prodotto si legano con i recettori CB2 della pelle. In questo modo l’olio di canapa agisce in modo periferico nella zona della pelle irritata, senza intaccare il sistema nervoso o il flusso di sangue.

Cannabis e Covid: come può prevenire il virus?

Secondo uno studio di un team di ricercatori affiliati all’Oregon State University, denominato “Cannabinoids Block Cellular Entry of SARS-CoV-2 and the Emerging Variants” alcuni componenti della Cannabis possono prevenire l’infezione da Covid-19 bloccando l’ingresso delle cellule. 

Due acidi presenti nelle varietà di Cannabis, l’acido cannabigerolico (Cbga) e l’acido cannabidiolico (Cbda), possono legarsi alla proteina Spike impedendo l’ingresso del virus nelle cellule umane e prevenire il processo di infezione che determina la malattia.

L’efficacia è stata dimostrata sia contro la variante Alfa (B.1.1.7), sia contro la variante Beta (B.1.351) e, secondo lo studio, può essere mantenuta anche contro altre varianti, come la Delta e la Omicron.

Nei nostri Cannabis store a Bari (Via G.Capruzzi 132, Via O.Flacco 8h, Via N.Piccinni 22, Via G.Amendola 170) e Monopoli (Via Marsala 8) e sul nostro shop online sono presenti diversi tipi di olio CBD della linea Plant of Life e quelli della linea biocosmesi di Verdesativa per un massaggio super rilassante o per la cura del corpo!

Vieni a trovarci nei nostri Cannabis Store oppure effettua il tuo ordine online. Abbiamo attivato un servizio di cannabis light a domicilio a Bari, Monopoli e provincia entro 60 min. (anche in forma anonima) mentre su tutto il territorio nazionale entro 24/48H.

Il sogno di una Puglia sempre più green continua. EHHZY Cannabis Store, la giovane startup barese, arriva anche a Monopoli.

Con grandissimo orgoglio, siamo felici di comunicare l’apertura del nostro nuovo cannabis store a Monopoli, in via Marsala 8.
Dopo i 4 punti vendita di cannabis light a Bari, abbiamo scelto di continuare la nostra crescita a Monopoli, una delle città più belle e riconosciute del nostro territorio.
Una Puglia sempre più green con cannabis light selezionata, infiorescenze CBD, estratti CBD di qualità, semi autofiorenti e prodotti per growbox: la nostra mission continua!

Siamo partiti nel 2018 con un’idea, quella del primo negozio online di erba legale a domicilio a Bari.
Quell’idea è cresciuta sempre di più nel tempo, grazie al nostro impegno e alla fiducia dei nostri clienti che sono ormai parte integrante della EHHZY Family.
Oggi EHHZY è diventato un punto di riferimento per tutti i consumatori di cannabis light a Bari che possono contare sulla miglior qualità di legal weed selezionata e sul servizio di h24 shopping per il domicilio legale.

A distanza di soli 3 anni, quella che era solo l’idea di due ragazzi si è trasformata in una solida realtà imprenditoriale, riconosciuta e apprezzata in tutta la città.
Una startup audace e innovativa che guarda al futuro e non ha nessuna intenzione di fermarsi.
Il sogno continua: enjoy EHHZY Family!

Ci vediamo nel nuovo store,
Antonio Di Tanno e Francesco Rutigliano.

Ehhzy, canapa legale a Bari: il primo dei cannabis store

Ehhzy, canapa legale a Bari: il primo dei cannabis store.

2018, nasce il primo negozio online di erba legale a domicilio a Bari.
Una realtà, quella della cannabis legale, che in quel periodo iniziava ad affacciarsi in Italia.
E così, i fondatori di EHHZY hanno deciso di creare un grow shop di canapa legale a Bari, il primo cannabis store con servizio CBD a domicilio a Bari: una scelta coraggiosa e innovativa che, nel tempo, si è rivelata vincente.

La scelta delle infiorescenze di CBD del cannabis store EHHZY

Le vendite di infiorescenze CBD online sono cresciute sempre più, potenziando la brand awareness di EHHZY che, nel 2019, apre il primo negozio cannabis legale a Bari in via Giuseppe Capruzzi 132.
In breve tempo l’EHHZY Cannabis Store diventa un punto di riferimento per tutti i consumatori di canapa legale a Bari, anche grazie alla vasta scelta di infiorescenze ed estratti CBD.

Gorilla glue, northern light, blueberry e moon rock: la migliore selezione di legal weed e hashish legale, senza dimenticare i super estratti al CBD, come olii e wax, o gli infusi come le tisane per poter offrire una naturale dose di relax anche ai non fumatori.

Accessori per grow box e grow room, semi autofiorenti

EHHZY ha poi continuato ad ampliare la sua offerta, in store e online, con la vendita di accessori per growbox, accessori grow room, semi autofiorenti e tutto il necessario per gli amanti del growing indoor e outdoor.

E così, a dicembre del 2019, arriva il secondo punto vendita targato EHHZY: uno store con distributore h24 shopping in viale Orazio Flacco 8/H con buona parte della selezione EHHZY per il domicilio legale e gli indispensabili kit fumatori firmati The Bulldog Amsterdam.

L’offerta di EHHZY ha continuato ad aumentare con l’inserimento della biocosmesi: prodotti per la cura del corpo o creme defaticanti ad uso sportivo, tutti naturalmente a base di canapa.
Un nuovo assortimento che ha portato all’apertura di due nuovi punti vendita: il terzo EHHZY Bari store, nel 2020, in via Nicolò Piccinni 22 e l’ultimo, a gennaio del 2021, in via Giovanni Amendola 170.

Cannabis store a Bari e cannabis a domicilio legale in tutta Italia

EHHZY attualmente un punto di riferimento tra i cannabis store a Bari per la qualità della cannabis legale selezionata e per quella di autoproduzione.
Innovazione e continua ricerca sul mercato ne fanno una realtà senza eguali in città.
Inoltre, il servizio di domicilio legale con la consegna gratuita dalle 10:00 a 00:00 e i distributori automatici all’esterno dei punti vendita, garantiscono un vero e proprio h24shopping in grado di soddisfare tutti i consumatori, garantendo loro la massima riservatezza grazie al servizio di consegna anonima.

Il servizio delivery è attivo 7 giorni su 7 con consegna gratuita su Bari e provincia in meno di 60 minuti.

Quindi, se siete in zona vi basta scegliere uno dei 4 punti vendita per scoprire la migliore selezione di canapa legale a Bari.
Per tutti i CBD lovers d’Italia, invece, è ancora più facile: basta un click per ricevere comodamente a casa tutte le incredibili proposte firmate EHHZY.

Come il CBD può diventare una cura per il Covid-19

Il CBD, principio attivo della cannabis light – comunemente denominata erba legale – può essere utilizzato come un farmaco per contrastare il Covid.
È il risultato dell’ultimo studio pubblicato dall’International Journal of Biological Macromolecules.

L’obiettivo dei ricercatori coreani era quello di stimare l’attività antivirale di diversi cannabinoidi contro il Coronavirus.
Dopo vari test in silico e in vitro, i ricercatori hanno osservato che THC e CBD sono “molecole antivirali più potenti contro il SARS-CoV-2 dei farmaci di riferimento lopinavir, clorochina, e remdesivir”.

Dei 5 cannabinoidi analizzati (THC, CBD, THCA, CBDA e CBN), il THC e CBD hanno mostrato una potente attività antivirale contro il virus.
Un duplice meccanismo di efficacia in quanto, da una parte “bloccano la procedura di traduzione virale inibendo il SARS-CoV-2 Mpro” e dall’altra, “riducono anche i livelli di citochine pro-infiammatorie nelle cellule polmonari agendo come agonisti del recettore CB-2”.

La doppia azione delle molecole della Legal Weed

In precedenza abbiamo già analizzato l’importanza che l’erba light ha avuto durante la pandemia Covid-19 del 2020.
Nel nostro blog dello scorso novembre abbiamo parlato di come la legal weed si sia rivelata fondamentale per le sue funzioni ansiolitiche e antidepressive: un supporto necessario per gli stati d’ansia che molti italiani si sono trovati ad affrontare durante il lockdown covid-19.
Molto importante anche il suo forte effetto rilassante che ha aiutato molti consumatori (fumatori e non) a dormire meglio, andando a sostituire farmaci o sonniferi che possono indurre dipendenza o alterare l’equilibrio chimico dell’organismo.

Questo studio, quindi, conferma la doppia azione delle molecole della cannabis: da una parte bloccano l’ingresso del virus nel corpo umano, dall’altra riducono la reazione infiammatoria dovuta al virus, evitando potenzialmente la sindrome da distress acuto.

Legal weed e hashish legale Photo by Caleb Simpson on Unsplash
Legal weed e hashish legale Photo by Caleb Simpson on Unsplash

Legal Weed, il “medicinale” senza attesa

Nonostante sia partita da mesi la campagna vaccini in Italia, purtroppo continua e non sembra rallentare l’emergenza sanitaria Covid.

E allora, perché non testare il principio attivo del CBD come potenziale farmaco contro il distress respiratorio?

Uso medico o uso terapeutico, le infiorescenze di qualità garantiscono la massima sicurezza per i fumatori.

Le proprietà terapeutiche della legal weed sono già state studiate e testate come possibili sostituti di antidolorifici e antinfiammatori.
E allora perché non iniziare davvero a utilizzare blueberry, blue cheese o moon rock al posto di Oki e Momendol?
Perchè non utilizzare hashish legale e estratti per combattere i sintomi di malattie croniche o degenerative?

È ora che la medicina tradizionale inizi davvero a considerare ufficialmente e seriamente l’uso medico di erba light e hashish legale, soprattutto in questo momento in cui abbiamo bisogno di tutte le “armi” per combattere il nemico Covid.

Cannabis legale: i 3 modi principali per consumarla

La cannabis legale può essere consumata non solo tramite combustione: si può assumere il principio attivo della cannabis light anche per via orale tramite infusi e olii a base di CBD o cucinando le infiorescenze.

Cos’è la Cannabis Legale?

La cannabis legale, comunemente definita marijuana light è una realtà ormai consolidata nel nostro Paese.
Dal 2017 è ufficialmente e legalmente permessa la coltivazione e la vendita di cannabis light in Italia.

Per cannabis light si intende la marijuana che contiene una percentuale di THC inferiore allo 0,6% e il cui principio attivo, il CBD, non è psicoattivo e va a incrementare le proprietà antidolorifiche del THC.

La normativa in riferimento alla legge n.242 del 2 dicembre 2016  definisce come sicuro qualsiasi prodotto che non presenta alcun effetto psicotropo, ovvero non crea allucinazioni o altri effetti pericolosi per la salute.

Negli anni abbiamo, quindi, imparato a conoscere il fenomeno della marijuana legale, assistendo ad una vera e propria espansione di aziende e store divisi tra produttori e venditori di infiorescenze, hashish, estratti e derivati a base di CBD.

Nel 2021, finalmente, la marijuana legale non è più un tabù per l’Italia e, in tutto il territorio nazionale, c’è stato un incredibile boom di nuove aperture: cannabis store, negozi di erba legale e di prodotti a base di CBD sparsi da nord a sud.

Un consolidamento del settore sul mercato nazionale dovuto, in parte, anche alla forte crescita verificatasi durante il primo lockdown in Italia, causa Covid-19, a partire da marzo 2020.
Abbiamo visto, infatti, come molti italiani abbiano scoperto o si siano avvicinati al mondo della cannabis light proprio in quel difficile momento storico.

Le proprietà benefiche del CBD

Le proprietà benefiche del CBD

Per via del forzato isolamento, molti consumatori abituali hanno intensificato il proprio consumo di marijuana legale per via delle numerose proprietà terapeutiche del CBD, rivelatosi fondamentale per via della sua funzione ansiolitica e antidepressiva.

Grazie alle strabilianti proprietà del CBD oggi la Canapa light viene sempre più spesso indicata come rimedio naturale per: ansia, insonnia, mal di testa, mal di testa da stress, vomito, nausea e dolori mestruali.

Questo ha avvicinato molti nuovi consumatori e, soprattutto, non solo fumatori.
Naturalmente il metodo più noto e utilizzato è quello di fumare le infiorescenze di cannabis light: tramite combustione è possibile assumere più velocemente il principio attivo.

Il principio attivo e le altre sostanze entrano nei polmoni assieme all’ossigeno e, subito dopo, raggiungono il sistema circolatorio, donando così l’effetto rilassante e calmante.

Infusi a base di CBD

Per i non fumatori ci sono altri metodi di assunzione di CBD.
Infiorescenze intere o composti di foglie e semi tritati aggiunti ad acqua in ebollizione: gli infusi a base di CBD come tisane e the sortiscono un effetto rilassante e, come le camomille, vengono solitamente utilizzate per conciliare il sonno.
E, proprio come la camomilla, la cannabis light contiene delle sostanze chiamate terpeni che hanno un effetto calmante e danno alla pianta un particolare aroma.

Cristalli di CBD

Un’altra interessante modalità di assunzione è tramite la vaporizzazione dei cristalli di CBD.
I cristalli vengono estratti dalla cannabis per isolare tra i suoi componenti quello che ha maggiori proprietà benefiche, il CBD.
In questo modo è possibile godere delle proprietà benefiche del CBD tramite vaporizzazione non subendo, così, i danni derivanti dalla combustione.

 

Olio di CBD

Il principio attivo del CBD può essere assunto anche per via orale.
Dalla canapa light si possono ottenere anche prodotti utilizzabili in cucina come farina di semi e olio di CBD.
La soluzione in gocce permette di sfruttare al meglio le proprietà benefiche del CBD che non agisce sul sistema nervoso bensì sul sistema periferico ed immunitario del nostro corpo.
Le infiorescenze possono essere utilizzate anche in cucina: per esempio le infiorescenze, dopo essere state tritate finemente, possono essere aggiunte durante la preparazione di dolci per dare un aroma di canapa.

Negli EHHZY Cannabis Store di Bari e sul nostro shop online potrete trovare le migliori infiorescenze, hashish ed estratti a base di CBD; olii e infusi per potere assumere il principio attivo della cannabis light anche per via orale.

 

La Legalizzazione della Cannabis in Italia nel 2021

2021: a che punto siamo con la legalizzazione cannabis in Italia?
Sarà, finalmente, questo l’anno della svolta per la legalizzazione di cannabis e di tutti i derivati del CBD?
Il nostro Paese può e deve seguire la scia di USA e dei big europei che, già da anni, hanno scelto e consolidato la “linea verde”.

Si è finalmente concluso il 2020, un anno che riscriverà la storia del mondo intero e, soprattutto, dell’Italia.
Abbiamo dovuto affrontare una pandemia globale che ancora oggi, all’alba del 2021, continua a colpire le città e l’economia del nostro Paese.

Il primo lockdown, indetto dallo Stato italiano per frenare la curva dei contagi da Coronavirus, ha avuto risvolti positivi su questo aspetto; ma sicuramente non si può dire lo stesso per l’economia, colpita duramente dalle restrizioni anti Covid in vigore in Italia a partire da marzo 2020.

Eppure, tra piccole e medie imprese ridotte sul lastrico, cassa integrazione, smartworking e aziende chiuse, ci sono stati settori che sono riusciti a vedere la luce nel periodo più buio dell’ultimo secolo.
Gli e-commerce, in particolare quelli riservati alla vendita di cannabis legale, hanno avuto un boom di vendite mai visto prima tra marzo e aprile dello scorso anno.
Un trend molto positivo che ha portato al nostro Paese numerosi vantaggi anche dal punto di vista economico e sociale, colpendo il mercato nero dello spaccio illegale.

Il CBD si è rivelato fondamentale per via della sua funzione ansiolitica e antidepressiva: un supporto necessario per gli stati d’ansia che molti italiani si sono trovati ad affrontare durante il lockdown covid-19.

Così, molte aziende produttrici di marijuana light hanno assistito ad un super incremento delle vendite, tramite i siti online e i servizi di delivery, di infiorescenze, hashish o estratti per i fumatori e olii e infusi per i non fumatori.
Un aspetto molto importante che abbiamo analizzato nel nostro EHHZY blog dello scorso novembre.

Legalizzazione Cannabis
Legalizzazione Cannabis Photo by GreenForce Staffing on Unsplash

Legalizzazione Cannabis, a che punto siamo?

Ma attualmente, qual è la situazione generale della legalizzazione della cannabis in e, nello specifico, quella della cannabis light in Italia?

Lo scorso novembre si era finalmente intravisto uno spiraglio di luce alla fine del lunghissimo tunnel della legalizzazione della canapa in Europa e in Italia, quando la Corte di Giustizia europea aveva riconosciuto il diritto di produrre e commercializzare il CBD, qualora estratto dalla pianta di Cannabis sativa nella sua interezza e non soltanto dalle sue fibre e dai suoi semi.
E quindi, i prodotti che contengono il principio attivo della pianta (CBD) possono circolare in Europa anche se un solo membro ne autorizza il commercio.
Una sentenza molto importante che prevede il disinnesto della cannabis light dalla lista delle sostanze stupefacenti ai sensi della Convenzione Unica delle Nazioni Unite sugli stupefacenti del 1961.

La Corte di Giustizia europea ha operato un’accurata ricostruzione del quadro normativo vigente, fornendo delucidazioni rilevanti per gli operatori del settore canapa: la canapa sativa, senza alcuna limitazione tra le parti della pianta, risulta un prodotto agricolo (ai sensi del Regolamento (CE) n. 1307/2013) laddove proveniente da varietà certificate con tenore di THC inferiore allo 0,2% ma tollerato fino allo 0,5%.

Buone notizie che vanno ad aggiungersi ad un altro esito positivo per una normativa di legge inerente al mondo della cannabis light: quella riguardante l’olio CBD.
Una normativa che, se fosse entrata in vigore, avrebbe penalizzato tutte le aziende operanti nel settore della canapa legale, con una serie di provvedimenti anche a livello internazionale.

In attesa di una revisione radicale della legge e delle politiche sulle droghe, finalmente si vedono non più solo flebili spiragli, ma forti segnali e passi in avanti sulla strada della legalizzazione in Italia.

Il CBD è finalmente riconosciuto come alimento

La notizia è recente e ufficiale: secondo la Commissione europea, la cannabis legale può essere qualificata come alimento.

Verdetto che ha seguito la sentenza della Corte di Giustizia europea secondo cui il CBD non può essere considerato uno stupefacente.
La marijuana light, quindi, non sarà più inserita nella lista delle sostanze stupefacenti ai sensi della Convenzione Unica delle Nazioni Unite sugli stupefacenti del 1961.

Ne ha dato notizia la EIHA, sottolineando di aver ricevuto una lettera dalla Commissione europea in cui si afferma che il CBD può essere qualificato come alimento e, pertanto, la domanda di EIHA per i nuovi alimenti è stata ripresa.

Il riferimento è alle domande fatte da aziende europee per iscrivere i propri prodotti a base di CBD nel catalogo dei Novel Food (nuovi alimenti o ingredienti alimentari, disciplinati dalla legislazione alimentare comunitaria con il Regolamento (CE) 258/97): una procedura che era stata sospesa a settembre, proprio perché la Commissione aveva comunicato che stava pensando di considerare la cannabis light come uno stupefacente.

La decisione è stata presa dopo aver esaminato un caso verificatosi in Francia: due imprenditori dopo aver messo sul mercato una sigaretta elettronica a base di CBD, prodotto e importato dalla Repubblica Ceca, erano stati condannati a 18 mesi e 10.000€ di ammenda.

Questo perché la Francia impedisce l’importazione di prodotti derivati della canapa che non siano fibra e semi. Il giudice si era interrogato allora sulla conformità al diritto dell’Unione della normativa francese, che vieta la commercializzazione del CBD legalmente prodotto in un altro Stato membro, e il processo è arrivato fino alla Corte di Giustizia europea.

Uno storico passo in avanti sulla liberalizzazione della cannabis sancito dall’ONU, che segna un punto di non ritorno: la cannabis non sarà più compresa nelle tabelle internazionali delle droghe più pericolose.

Significa il pieno riconoscimento delle proprietà mediche della cannabis e il fatto che d’ora in avanti, a livello internazionale, sarà considerata come un normale farmaco stupefacente (medicinali a base di principi attivi ottenuti per sintesi chimica oppure per estrazione da piante, conosciute fin dall’antichità), alla stregua degli oppiacei, senza più le ulteriori restrizioni che derivavano dalla precedente classificazione.
Un risultato che non va sottostimato, un primo passo importante che cancella 60 anni di bugie antiscientifiche cucite addosso alla cannabis.
Uno storico cambiamento che faciliterà la ricerca scientifica e il proseguimento degli studi su sclerosi multipla, Parkinson, Alzheimer e patologie neurodegenerative, epilessia, dolore, cancro, patologie gastrointestinali, quelle psichiche e tutte le altre sulle quali si stanno concentrando gli scienziati.

Attenzione!
Questo non significa che automaticamente anche in Italia sarà possibile vendere prodotti alimentari a uso umano o animale contenenti CBD: per il regolamento europeo, infatti, questi prodotti dovrebbero essere prima registrati al catalogo dei Novel Food (procedura tra l’altro molto lunga e costosa), ma è sicuramente un segnale forte e chiaro da parte dell’Europa di apertura al mercato dei derivati della canapa.
Finalmente!

Covid e CBD in Italia: l’utilizzo della cannabis light durante il lockdown

Covid e CBD: un connubio apparentemente senza nessuna connessione ma che, invece, si è creato e consolidato in Italia durante il lockdown.
Molti italiani, infatti, hanno scoperto o si sono maggiormente avvicinati al mondo della cannabis light proprio durante il periodo di lockdown dovuto alla pandemia covid-19.

Ci sono diversi fattori che hanno portato al verificarsi di questo fenomeno, tra cui sicuramente il forzato isolamento domestico.
Molti consumatori abituali hanno intensificato il proprio consumo di marijuana legale per via delle numerose proprietà terapeutiche del CBD.

Infatti, il CBD si è rivelato fondamentale per via della sua funzione ansiolitica e antidepressiva: un supporto necessario per gli stati d’ansia che molti italiani si sono trovati ad affrontare durante il lockdown covid-19.
Molto importante anche il suo forte effetto rilassante che ha aiutato molti consumatori a dormire meglio, andando a sostituire farmaci o sonniferi che possono indurre dipendenza o alterare l’equilibrio chimico dell’organismo.

Così, molte aziende produttrici di canapa legale hanno assistito ad un vero e proprio boom di richieste tra marzo e aprile.
Vendita di infiorescenze, hashish o estratti per i fumatori; olii o infusi, invece, per i consumatori che preferiscono assumere CBD senza fumare.

Fino a gennaio 2020 i consumatori di cannabis light si dividevano equamente tra le due opzioni di acquisto, negozio fisico o siti online.
A partire dalle prime settimane di marzo, in concomitanza con l’inizio del lockdown in Italia, le misure di distanziamento sociale hanno bloccato la vendita nei negozi spostando totalmente la clientela sui siti online o i servizi di delivery.

Inoltre, si è verificato anche un aumento del consumo medio pro capite tra i consumatori di CBD: prima dell’emergenza covid19, l’86% dei consumatori utilizzava in media 5 grammi di cannabis light a settimana.
Si è passati dai 2.93 grammi a settimana (fino a gennaio 2020) ad un consumo medio di 4.01 grammi nel pieno dell’epidemia mondiale.

Un altro aspetto molto interessante è l’approdo alla cannabis legale da parte dei consumatori di marijuana sul mercato illegale: impossibilitati all’acquisto su strada durante il lockdown, molti “sostenitori” del THC hanno cercato e scoperto un’ottima alternativa legale e acquistabile facilmente online.

Un trend molto positivo che ha portato al nostro Paese numerosi vantaggi anche dal punto di vista economico e sociale, colpendo il mercato nero dello spaccio illegale.
Si stima, inoltre, che molti “affezionati” al CBD resteranno fedeli ai prodotti legali garantendo di fatto introiti alle piccole imprese venditrici di cannabis legale, allo stato, e una netta sottrazione di soldi alle mafie.

Sono tutti disponibili presso i nostri cannabis store e nel nostro shop online!

CBD animali: come agisce il CBD sui nostri animali domestici

CBD e animali

 

Il CBD sta diventando sempre più popolare come integratore a base di erbe.
Un metodo completamente naturale e, soprattutto, sicuro che ultimamente sembra aver convinto anche molti proprietari di animali domestici.

 

 

Come agisce il CBD sui nostri animali?
I cannabinoidi, come appunto il CBD, svolgono la loro azione attraverso il sistema endocannabinoide, un sistema fisiologico presente non solo negli esseri umani, ma anche in molti vertebrati come cani, gatti, roditori e persino rettili.

Il CBD aiuta a gestire il dolore (il che lo rende un potenziale agente terapeutico per gli animali domestici che soffrono di dolore cronico) e ha anche dimostrato di ridurre le infiammazioni, che stanno alla radice di molti problemi di salute.
Il CBD è anche un potente antiossidante e, di conseguenza, può ridurre efficacemente i danni al DNA neutralizzando i radicali liberi.

La capacità del CBD di sostenere le funzioni del cervello e del cuore potrebbe svolgere un ruolo importante nella vita dei nostri animali, da quando sono cuccioli a quando diventano adulti.
Nel complesso, il CBD è un eccellente integratore naturale che può lenire i sintomi di diversi malesseri e preservare la salute degli animali domestici bilanciando la loro omeostasi.

 

 

Come e perchè somministrare il CBD agli animali domestici?
La ricerca, pubblicata dalla rivista americana Current Drug Safety, ha dimostrato che il cannabidiolo è in grado di alleviare i sentimenti di ansia, proprietà particolarmente utile per gli animali domestici come i cani ansiosi che soffrono di ansia da separazione quando il proprietario esce di casa per andare al lavoro.

Per questo è consigliato come integratore giornaliero, vista anche la sua facilità di somministrazione. I nostri amici a 4 zampe possono assumerlo per via orale, rilasciando le gocce direttamente sotto la lingua o, per i più ribelli, “nascondendolo” facilmente nella loro pappa!

 

Quali sono i prodotti CBD più sicuri e consigliati?
Quasi tutti i prodotti con CBD derivano da canapa industriale o da varietà di cannabis ricche in CBD, a differenza delle varietà di cannabis selettivamente ibridate per ottenere concentrazioni di THC più elevate.

Ciò significa che la maggior parte dei prodotti – come olii o croccantini con CBD ha un contenuto minimo, se non nullo, di questo cannabinoide psicoattivo.

Il CBD può influenzare la pressione sanguigna, la frequenza cardiaca, la temperatura corporea, i livelli di glucosio, il pH, i livelli di potassio e sodio o il transito gastrointestinale.
Inoltre, non sono stati osservati effetti avversi sulle funzioni psicomotorie e psicologiche.

 

Tutti i prodotti della linea Plant of Life contengono solo CBD, senza alcuna traccia di THC, e potete scegliere il più idoneo in base alla quantità percentuale di CBD presente nelle varie boccette di olio.

Sono tutti disponibili presso i nostri cannabis store e nel nostro shop online!

 

 



 

 







 

 

 




 

 

CBD e perdita di peso

CBD e perdita di peso

 

Il CBD, oltre ad essere un ottimo integratore alimentare, è uno strumento eccellente per affrontare i problemi legati all’obesità e promuovere la perdita di peso nelle persone in sovrappeso, attraverso 3 modi principali:

 

1.  Supporta la salute mitocondriale e metabolica


I mitocondri costituiscono la “centrale energetica” della cellula: la parte responsabile della conversione di zuccheri, grassi e persino proteine in energia utilizzabile dalla cellula.

Quando il funzionamento dei nostri mitocondri non è ottimale, diventa più difficile fornire al corpo l’energia di cui ha bisogno e anche perdere peso extra.
Succede che il corpo assorbe molta energia dal nostro cibo, ma le nostre cellule hanno difficoltà a trasformare quell’energia in una forma che possiamo usare.
Così, per evitare che troppi zuccheri si accumulino nel flusso sanguigno, il fegato li converte quasi tutti in grasso che immagazzina per poterlo utilizzare in un secondo momento.
Questa è la causa principale che ci fa sentire stanchi e grassi!

Secondo uno studio della School of Medical Sciences della University of Aberdeen, assumendo CBD aumentiamo la capacità del sistema endocannabinoide di controllare i mitocondri.
Questo significa che, insieme ad un’adeguata attività fisica e al giusto apporto nutrizionale, il CBD può ridurre significativamente l’accumulo di grasso aumentando la velocità con cui lo bruciamo.

 

2. Normalizza i livelli di insulina per favorire la combustione dei grassi


Molto spesso anche adottando uno stile di vita sano, cambiando dieta e facendo attività fisica, il nostro corpo non riesce a bruciare i chili di troppo

Il problema sta nei livelli di insulina (un ormone rilasciato dal pancreas che trasporta lo zucchero nelle cellule, dove viene convertito in energia) che possono rimanere alti e, quando i livelli di insulina sono alti nel sangue, non possiamo assolutamente bruciare grassi.

Ed è qui che entra in gioco il CBD!

In un ampio studio riportato dal The American Journal of Medicine, che coinvolgeva circa 4700 pazienti affetti da malattia metabolica, è stato rilevato che il CBD e l’uso di marijuana offrivano una riduzione del 17% dell’insulina a digiuno.

Questo è importante perché se riusciamo a ridurre i livelli di insulina, diventa molto più facile perdere gli ultimi chili in eccesso.
Effetti estremamente preziosi anche per gli obesi, poiché aiutano a stabilizzare i livelli di insulina e avviano il processo di riduzione del peso a livelli sani: è l’attività più vantaggiosa fornita dall’olio di CBD per l’obesità a lungo termine!

 

3. Riduce l’appetito diminuendo l’assunzione calorica


Uno dei modi migliori per dimagrire e raggiungere un peso sano è frenare il più possibile l’appetito e il CBD è uno strumento eccellente per questo obiettivo.

 

Il CBD è considerato un soppressore dell’appetito: funziona migliorando la sensibilità dell’ipotalamo, la regione del cervello responsabile del controllo di quasi tutta l’omeostasi, compresi i livelli di fame.

Prima dell’acquisto, è molto importante controllare che nell’olio non siano presenti tracce di THC che potrebbe provocare l’effetto opposto a quello desiderato, aumentando i livelli di fame.

Tutti i prodotti della gamma Plant of Life, presenti nei nostri cannabis store e nel nostro shop online, garantiscono solo dosi di CBD e nessuna quantità di THC!